venerdì 22 giugno 2007

Nonno Tano

Come è possibile?
Mistero... basta forse un pò di sole, un pò di sana umidità.. ed ecco che l'insofferenza svanisce.. l'odio inizia a mitigarsi, e una volta indossato lo zaino e varcato il portoncino di casa,tutto sembra diverso...
Quando arrivi al punto che puoi distrarti sull'autobus, quando puoi cantare ad alta voce per strada... quando la cassiera del supermercato ti sorride, ti riconosce e il momento della coda alle casse è un momento di sana conversazione... beh allora si può dire che l'integrazione col territorio è arrivata alla fine..
22 giugno.. tra un mese torno alla iberica peninsula...ma l'attenzione va allo studio.. lo studio di una qualsiasi cosa che non sia l'elettronica di potenza.. m'interrogherà domani, non voglio togliermi la suspance..
Voglio invece togliermi un sano sfizio..
I divini "Nonna Isa"..biscotti con gocce di cioccolato, insuperabili nel loro genere... da oggi devono contendersi il primato con...
... i Nonno Tano!


ricordi passati, quando facevo i biscotti con mia nonna...mi ritrovo ad impastare..ed ecco che come ogni sano impasto che si rispetti.. prima ti sembra di star facendo un vero e proprio macello.. di star buttando tutto.. farina.. uova.. margarina.. uova..zucchero..
Poi piano piano tutto prende forma.. e sento il profumo che conferma che comunque il miscuglio conserva leproprietà di commestibilità... si spera..
Ma quando l'impasto è troppo rispetto alle tegliee alla voglia di fare "palluzze" poi schiacciate.. e allora bisogna essere "sagoma" al punto giusto.. per poter dare alla luce quello che va sotto il nome di ..
...BiscotTano!


cos'ha di diverso? Beh.. in effetti altro non sembra che un semplice primo piano di uno di quei fantastici Nonno Tano... e invece...
Perchè non hanno mai pensato a fare un biscotto unico?
"Dai.. prendi qualcosa..."
"No grazie.. va bene così.."
"Dai.. non fare complimenti..."
"no no non si preoccupi.. grazie sono a posto.."
"Un biscottino almeno?"
"uhm..."
"Dai, un biscotto prendilo.. li ho fatti io"
"Ah vabbè.. uno allora lo prendo.. uno solo però"
"certo...eccolo"
... uno solo!!!

Nonno Tano! I biscotti del Campione!


"Ciao, sono Tano! Anche io mangio i Nonno Tano"

mercoledì 20 giugno 2007

Pane e ska

parappappappappà..
C'è sempre un pezzo di canzone che fa parappappappappà..
Stai a vedere, come dove e quando.
Pane e ska.
Cito PaolinoSS, che ieri mi ha fatto sorridere dicendo che "se io non avessi campato mio fratello a pane e ska, a quest'ora non esisterebbero gli sKabroSi"...
chissà, davvero...
e come dicevo, ricordo benissimo quando proprio mio fratello fondatore del suddetto gruppo mi prendeva per il culo quando ascoltavo "Cheope"..

Adesso Ninetto Guerra invade la mia mente.. pomeriggio isolato... voglia discomparire, di sottrarmi a questa stupida routine... non c'è un treno da prendere..nè una macchina con cui scappare..

Ma lo ska è anche dare e avere.. e se ho infilato a forza queste tre lettere nella mente di mio fratello (che poi ha fatto lo stesso con quelli che adesso girano sotto il nome di sKabroSi)..ecco che torna indietro il messaggio... e inizia uno scambio di "chicche".. canzoni reciproche.. e gli Apres la classe me li hanno presentati loro...

Pomeriggio isolato.. di nuovo.. pensieri vaganti, mente che oscilla.. la noia incombe, le incombenze annoiano...

Si programma un esame domani pomeriggio, un pomeriggio con Jorge e Tiziana venerdì, un concerto a cui andrò quasi sicuramente da solo, sabato...

Quando scocca il sole sento il mare me chiamare.. Semplice evasione di un gabbiano e un aquilone..Sento brividi salire, la mia pelle accarezzare..Tutta colpa delle stelle.. tutta colpa sai di quelle..
Lascio tutto e regredisco ai confini con me stesso, metto tutto apposto e parto per paesi molto in alto:
Libero liberi libera..
Libero liberi libera..
Come il cielo e' di nessuno, non importa esser qualcuno.. vorrei volare dentro quel sole perso nel vento dell'istinto naturale.
Onde spiagge e mare, questo è l'animale..l'occhio vuole la sua parte, batto ciglio ..e già su marte!
Lascio tutto e regredisco ai confini con me stesso, metto tutto apposto e parto per paesi molto in alto:
Libero liberi libera..
Libero liberi libera..
Come il cielo e' di nessuno, non importa esser qualcuno.. vorrei volare dentro quel sole perso nel vento dell'istinto naturale.
Respirando piano tra le lucciole che come stelle, il richiamo di un'altra citta' ..
Comu cala la luna sento la musica forte battere per me perche' questo l'istinto e'..
Smarrisco e ancora mi stupisco abbandonando ogni senso vivo alla mia liberta', tra le curve e le onde vellutate la voglia assai malata che tregua non dà..


Ciao, Tanobanano pane e ska...

domenica 10 giugno 2007

Hola picciotti!

Cosa può accadere se 5 siculi, 2 colombiani, 1 venezuelano e 1 spagnolo si trovano in una casa domenica a pranzo?

Tutto è cominciato ieri, quando alle 9 e mezza del mattino, bussa Tiziana alla mia porta..
Si studia.. si pranza.. sipanifica.. ma soprattutto si fa la spesa..
Ebbene si.. finalmente, pranzo organizzato.. e tra pidoni (specialità messinese), arepas de Colombia e arepas de Venezuela, bisogna trovare il posto anche per la pasta al forno con le melenzane..
Spesa al carrefour.. e poi, si torna a casa... studio, panificazione,cena e ancora studio..
Che sabato sera.. alla fine, non è stato male.. Abituato ormai a stare da solo o quasi, un pò di compagnia sembra una cosa quasi emozionante..
Casetta mia, ormai bed & breakfast per la collega.. e quindi, dopo la notte passata qui da me, e una mezza mattinata di studio... l'appuntamento della domenica prende corpo..
..
e piano piano, inizia a venire gente..
Julian.. che dice "ciao mamma! vedi, sono diventato un cocinero!".. mentre Paula impasta la farina per le arepas colombiane.. sotto la supervisione attenta (forse) di Tiziana.. e i commenti di Pedro.. che sostiene la diversita tra arepe venezolane y arepe de colombia...

Per fortuna, a riportare dalla nostra parte il bilancio italia - sudamerica, ci pensano i tre grandi chef di piazza Sabotino.. direttamente dalle alte scuole di novelle cucì.. Ninni, Antonio ....e Maurizio..

Beh.. chi più, chi meno.. ci si mette all'opera..e tra il ballo del mattone, la salsa venezolana, un poco di Tinturia, Roy Paci e (...) Tiziano Ferro... si giunge alle prime arepas de Colombia..
.. Nero d'Avola...
..salame direttamente dal salumificio Aldo Gay di Alessandria..
chi taglia e mangia..
..e chi mangia e basta!

Il boato scoppia quando finalmente, dopo quasi 8 mesi di atturramento con sti camurria di pidoni.. live from Messina...
Foto di gruppo..
Dal fondo: io con la bottiglia, Tiziana, Pedro, Antonio, Paula. Davanti Ninni, Julian, Maurizio.

Una liberazione.. finalmente assaggiamo le specialità cuciniere dell'altra sponda sicula.. e devo ammettere che non sono niente male...

Pedro ha sempre qualcosa da dire, anche quando ha 2 ragazze accanto..
Chi si sognerebbe mai di partire dalla Sicilia per Torino.. per trovarsi ad arriminare arepas?
Mancano solo Jorge, la pasta e le arepas de Venezuela..

Tiziana DJ scarica e passa tra le più brutte canzoni che io possa mai aver sentito..
Discorsi di alta cucina tra i 2 chef..
.. in attesa di riempire gli stomaci..
si parla, si scherza.. e si sta appollaiati..
La pasta è in dirittura d'arrivo.. e learepas venezuelane si sfondo, fanno capolino..
è arrivato anche Jorge.. allora ultime foto..e poi si (ri)mangia!


Che mangiata!!!
Per scaricare le foto complete:
foto archivio 1
foto archivio 2
foto archivio 3

giovedì 7 giugno 2007

Cose strane

Paese che vai...
Ok, ma siamo sempre in Italia.. Non mi aspettavo di poter fare il bagno già a metà maggio, non mi aspettavo di poter stare in pantaloncini e maglietta, non mi aspettavo di integrarmi abbastanza bene con l'ambiente nuovo, nordico.
Ma anche qui accadono cose degne di nota...
Mi divertivo a guardare la grandine, quelle rare volte che si degnava di apparire da dietro la porta del balcone della mia stanza. Ero piccolo, e la mia stanza era quella in cui adesso vive mio fratello. Evento pienamente invernale.
E infatti, nel pieno inverno di martedì 5 giugno, cade la grandine. Niente di troppo impegnativo.. un'oretta o poco più, di fitte sassate contro vetri e tetti. Siamo a giugno. La grandine non è manco caduta a gennaio! Gli effetti allucinogeni collettivi spariscono un paio d'ore dopo, dove l'erbetta bagnata siflette la luce del sole, che pare non saperne nulla.

Una volta, nel traffico immane immenso e immondo del viale Regione Siciliana, restai allibito nel vedere un vicino di coda che, tra un mezzo metro e un altro di lento avanzamento, non si curava più di tanto vella viabilità. Sembrava fissasse il volante... Incuriosito, alzai un pò la testa.. scoprendo che in realtà il simpatico giuidatore della portiera acanto stava semplicemente facendo un qualche cruciverba i simili, coprendo il clacson con un numero della settimana enigmistica.. E ancora martedì 5 giugno, perdendo un pò di tempo (come sempre) nello scendere di casa, ho avvistato il 33 fermo all'angolo, scendendo dal 40. Corsa agile e scattante, spero in uno sguardo dell'autista a cui fare un cenno..Lui impassibile.. sembrava solo aspettare il verde per poter partire noncurante di me.. Gambe lunghe, gambe allenate (ringrazio i 4 piani a piedi che mi faccio ogni giorno), e in qualche salto raggiungo l'autobus... Il semaforo diventa verde, l'autista con un paio di secondi di ritardo, posa il sudoku che stava risolvendo e riparte. Altro semaforo, altra sosta, altri 2 o 3 numeri piazzati sullo schema.

Suvvia.. vado a prepararmi.. oggi si firma il contratto erasmus!

sabato 2 giugno 2007

Madrid...


E con circa 3 milioni di abitanti spalmati su circa 600 km quadrati.. ecco Madrid, ornata di trofei...
Non al centro.. non troppo distante... Monteprincipe..
Lì c'è la Fundaciòn de la Universidad San Pablo-CEU...
Al 99%, vedrò da là il prossimo febbraio.. ebbene si.. Solo la firma di giovedì completerà quell'1%, quella scelta improvvisa di fare l'Erasmus.. quella voglia prerepressa già qualche anno fa..
La tentazione era forte.. all'epoca si trattava di Valencia..

Mi preparo psicologicamente... wow...
Poche parole.. e quelle poche, sapranno di sangria..
Indeciso.. sul seguire qualche corso, o dedicarmi nuovamente alla stesura di una tesi di laurea - più seria a mio avviso - l'ultima spero.

La radio.
Normale compagna delle mie poche ore fuori dal bunker politecnico, inizierà a parlare in modo strano.. non si schiacceranno i sassi, non sentirò caterpillar. Meno male che c'è lo streaming su internet.
Eppure mi proporrò come corrispondente dall'estero.. chissà se non mi affidano qualche inchiesta..
Madrid..
Vuol dire anche Elisa , Juan, e il piccolo o la piccola, che per quella data dovrebbe essere già fuori dalla casa-barriga (la casa pancia, come recita il suo stilmatildiano blog)..
Vorrà dire trovarmi una casa (di nuovo), cercare coinquilini.. provare a interfacciarmi, godere della mia pasta...

e poi chi vuole venire a trovarmi... ma se ben pochi hanno risposto alle mie offerte di invito, penso che ancor meno si spingeranno oltre i confini...

Ora si rimane coi piedi per terra. Per la piemontese, torinese, occidentale, corsofrancese, piazzamassauica, quartopiana terra.

A bientot!