martedì 15 gennaio 2008

Sola andata....

La mia iperattività è ormai alle stelle..
I pensieri si ammucchiano, si intrecciano, cercano una via di uscita, ma è impossibile espellerli tutti insieme. Non dalla testa, almeno.
Testa, che a sua volta ormai va improvvisando sempre più cose, sempre più emozioni e sentimenti contrastanti.. emozione e paura, desiderio e inquietudine..
E' il 15 gennaio da poco meno di 2 ore.. mi sono deciso a farlo. L'ho fatto.
Sola andata.
Mette angoscia.
Anche perchè, nonostante mio fratello ci abbia provato,non esiste il solo ritorno.
Sola andata. Solo andata.
Via.
Fuggire da questo caos estremo che si sta facendo odiare fino all'ultimo giorno, fino all'ultima ora.
Via.
Via dal gruppetto che esce il sabato nella vana speranza di far qualcosa di nuovo, ma che alla fine si diverte a parlare di sesso e poco altro intorno, davanti ad un porco aperitivo.
Via.
Dalla vita sociale qui, dal passare per strada e "ciao" , e " com'è?" e "salve".
Via.
Via dal vedere le strade e riconoscerle come tue, dall'orientarsi con il nome di un negozio, pensare e immaginarsi dove diavolo vada a finire il 33/ , una volta che si è scesi.
Via da tutto questo.
Un salto, grande enorme gigante.
Continuo a cambiar posto, a cambiar vita.
Non so se mi farà più paura il sostenere gli esami o l'averli superati..Il fatidico clik è stato accompagnato da trafficante di pinguini e da elefante con le ali...scelti dal caso per incoronare la nuova esposizione di fatalità, che mi attende lì, in quella capitale.
In fin dei conti, sarebbe bello trovare anche una casa.. ma è ancora presto per pensarci, ed io ho mille altre cose da fare.. ci sono gli ultimi giorni per questo.
Impazzisco.
Lentamente di fronte a queste scadenze, a queste incombenze, la testa è una e loro sono tanti. Chi se ne fotte, alla fine.
Sono grande e grosso, e questo una volta era legato alla rabbia "ovattata" (parola rubata) che mi ha sempre avvolto, adesso è solo una constatazione, un modo come un altro per ragionare sulla ripetitività. Ultimi anni, sempre a fare esami. Basta. Mi sono stancato.
Non conosco nemmeno più l'ansia, solo la stanchezza mentale e fisica.. che mi sta lentamente consumando.
Le parole mancano e gli occhi si chiudono. Provo un altro paio di simulazioni e poi a nanna.
Perchè perchè la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone?
Perchè il pollo ha attraversato la strada?
Quanti dubbi irrisolti.

Buona notte, anche se non mi pare di ricordare una cattiva notte esplicitamente augurata.

Chiudo e basta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Esiste...esiste... il solo ritorno esiste... e vedrai che anche sotto un cielo diversamente stellato dal tuo, incontrerai persone, conoscerai gente, e alla fine ti accorgerai che non vorresti più tornare.
Ma ci penserà tua madre ad arricoglierti verso casa, contaci!

valeria ha detto...

dalla stessa parte.

Anonimo ha detto...

Altrochè!!!!!
Ci puoi contare!
Anche io aspetto con ansia che rientri a casa nel tuo ambiente nel tuo calore familiare ,dove sei circondato da affetto ed amore...Cerca di resistere, ma torna a casa!!!! perchè se non rientri ti vengo a prendere io!!!!!
Ti voglio un bene dell'anima Marco!
E mi manchi da morire anche se non te lo dico spesso....Mamma

Anonimo ha detto...

Mamma ha detto: "a casa nel tuo ambiente nel tuo calore familiare ,dove sei circondato da affetto ed amore..."

...e dalle sculacciate di tua sorella!