giovedì 17 settembre 2009

Sarò cinico, ma...

Sarò cinico.
Si si non c'è altro motivo.
Sarò davvero uno dei pochi che si indispettisce quando vede tutto il teatro tirato su per 6 morti a Kabul.
Cinico.
"Solo perchè non ne conoscevi nessuno", mi si potrebbe obiettare.
No.
Perchè le famiglie, lo stato, le televisioni, le persone, sanno che andare in Afghanistan vuol dire stare a tu per tu con la guerra. Sanno che ogni giorno si rischia di non rientrare al comando. Sanno che sono lì in guerra a fare la pace.
E di pace, si muore.

Se lo sono cercato, in fondo. La leva non è più obbligatoria, e loro volontari.
Per il cospicuo compenso? Pazienza, c'era un rischio evidente
Per la pace? Con delle armi in mano viene difficile farla, specialmente "all'americana".
Per l'onore, la patria, o per il senso del dovere? Beh allora sicuramente non avrebbero voluto tanta commiserazione e tanta speculazione mediatica.

A me da fastidio.
Che riposino in pace, ma in pace da tutto quello che i mezzi di disinformazione riescono a creare pur di rimpastare luoghi comuni.

Amen.

domenica 6 settembre 2009

1 Mese di silenzio.. poi..

Certe notti per dormire mi metto a leggere,
e invece avrei bisogno di attimi di silenzio.
Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop, e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie
ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un'altra vita.